LA NUOVA SEDE – “ OPERAZIONE PENNA NERA”
Anche il gruppo di Cordenons ha voluto realizzare la propria sede e l’ha fatto con una costruzione all’insegna della modernità ed efficienza energetica. La ristrettezza di mezzi economici ha dato vita ad una iniziativa a livello costruttivo e progettuale che ha portato a realizzare un’opera con molti materiali di recupero utilizzati però sapientemente e posti in opera con perizia da abili artigiani iscritti al gruppo. La struttura portante è fatta in acciaio recuperata da un soppalco di 180 metri quadrati usato come uffici internamente ad un capannone artigianale dismesso cui sono state applicate poche strutture di rinforzo , il vuoto sanitario sottopavimento è fatto con utilizzo di pali in cemento provenienti dalle dismesse vigne, a formare uno strato omogeneo orizzontale su muretti di blocchi cementizi e su cui è stato steso un getto di calcestruzzo armato.- Gli stessi pali sono stati opportunamente tagliati ed utilizzati per lastricare i percorsi pedonali e carrai a formare un insolito effetto tavolato.
Le scale interne sono in legno sono state ricavate assemblando ed incollando pezzi di travi provenienti scarti di segheria ,le porte interne sono state recuperate e ritinteggiate. Molto legname anche per uso a vista è stato recuperato da cassoni per imballo pezzi di ricambio di auto provenienti dagli USA . Per le schermature dal sole si è prestata particolare attenzione alle sporgenze di linda in funzione all’orientamento e sono stati utilizzati grigliati fatti con tubi metallici, ovviamente di recupero. Per le murature è stato basilare l’utilizzo della paglia pressata utilizzata secondo regole antiche che la vedono inattaccabile da insetti e roditori e persino resistente al fuoco in combinazione con adeguati spessori di intonaco naturale a base di calce spenta . Con questi muri si è raggiunto un grado di isolamento eccezionale, così come per la copertura realizzata però con isolanti tradizionali e comunque “ naturali”.
La costruzione raggiunge la classe energetica A+ Il tutto non è certamente nato dalla improvvisazione ma da precise scelte operate ben prima della inizio dei lavori in combinazione fra il progettista alpino Venerus Dino e apposito gruppo di lavoro, tutti ovviamente alpini. Il progetto poi ha anche ottenuto un premio nel 2011 ad un concorso di architettura ad Avellino con la motivazione: “Per l’originalità e creatività degli elaborati presentati” in quanto è stato apprezzato, oltre al modo di impiegare materiali riciclati e naturali, anche il come tutto sia stato concepito partendo dal materiale a disposizione e per la elevata efficienza energetica della costruzione.- Grande soddisfazione dunque per tutti i soci che , salvo i serramenti e poco altro, affidati a ditta esterna si sono fatti tutto da soli impiegando 22 mesi di cantiere per decine di migliaia di ore I costi sono stati quindi relativamente molto bassi . Da rilevare che alcuni alpini hanno finanziato seppur in piccola parte l’opera. Il 5 ottobre 2014 a Cordenons ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione a degna conclusione della “Operazione penna Nera ” così infatti gli addetti ai lavori hanno scherzosamente definito l’iniziativa.